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Il Vangelo va annunciato e testimoniato

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Il 14 aprile 2013 il Papa Francesco si è recato alla Basilica di San Paolo fuori le Mura dove ha celebrato la Messa in occasione della sua prima venuta in questa Basilica. Il Papa ha colto questa occasione per chiedere a tutti i cristiani la testimonianza della propria fede, una testimonianza che deve essere fatta con la parola e l'azione. Ci chiediamo tante volte perché la Chiesa perda, e spesso con tanta facilità, credibilità davanti alla società. Alcuni danno la colpa ai giornali e a agli altri mezzi di comunicazione, che distorcono le notizie e le presentano in modo soggettivo; altri pensano che sia colpa dei cristiani che non difendono più fermamente la posizione della Chiesa. Ma ci siamo mai chiesti dove sia il vero problema? Per rispondere a questa domanda c’è bisogno di sincerità e di buona volontà. Papa Francesco ci

“Il vero potere è il servizio”

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“A san Pietro il buon Pastore ha comandato di pascere i suoi agnelli e le sue pecorelle e oggi tu succedi a Pietro nell’Episcopato di questa Chiesa che egli ha generata alla fede assieme all’apostolo Paolo. Lo Spirito di Verità, che procede dal Padre, doni abbondante ispirazione e discernimento al tuo ministero per confermare i fratelli nell’unità della fede”. Questa è la preghiera durante l’imposizione del Pallio, e questa è la preghiera del gregge per il suo pastore, preghiera che il Papa chiede in ogni incontro pubblico. Che Dio confermi quanto ha fatto per lui e la forza dell’Altissimo lo custodisca santamente. Il pastore semplice e umile che guarda agli ultimi: con questa immagine, Papa Francesco ha subito toccato i cuori dei fedeli e le ha toccato anche oggi profondamente con la sue parole e con la sua testimonianza. Ci dice di

La prima Domenica con Papa Francesco

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Il cammino dell’edificazione della Chiesa l’abbiamo cominciato mercoledì sera con l’elezione di Papa Francesco, un Francesco chiamato a “riparare” spiritualmente la Chiesa. Dobbiamo confessare Gesù Crocifisso con coraggio se vogliamo essere veri discepoli del Signore, ci ha ricordato il nuovo Papa nella Messa alla fine del Conclave. Senza la croce non si può camminare, edificare e confessare Gesù. Questo cammino, però, lo facciamo insieme: il Vescovo e il popolo. Ventuno giorni dopo la dimissione della Sua Santità Benedetto XVI, la finestra dello studio papale si spalanca di nuovo, su una piazza che “grazie ai media ha le dimensioni del mondo” . Erano in tanti i fratelli e le sorelle venuti nella Piazza San Pietro per pregare l’Angelus con il Papa, il suo primo Angelus. Le parole del Pastore hanno penetrato nel profondo i cuori del gregge, hanno seminato entusiasmo e fiducia

Aids e Chiesa – epidemia di bugie

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Le parole del Papa emerito sull’inefficacia del preservativo hanno scatenato reazioni violente, ma trovano effettivo riscontro nella realtà. Che dimostra come soltanto l’educazione alla dignità dell’uomo sia vincente e che più sono presenti i cattolici, meno colpisce l’infezione. E tra morale e realtà non c’è separazione. “Non si può superare questo problema dell’AIDS solo con i soldi pur necessari, ma se non c’è l’anima, se gli africani non aiutano (impegnando la responsabilità personale), non si può superare le difficoltà con la distribuzione di preservativi: al contrario, aumentano il problema”. La soluzione è un “rinnovo spirituale e umano”. Sono bastate queste poche parole pronunciate da Benedetto XVI sull’aereo che lo portava in Africa il 17 marzo scorso, per scatenare un putiferio internazionale senza precedenti. Denunce, accuse, la Spagna che per rappresaglia invia un milione di preservativi in Africa, il Belgio che protesta
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