Il titolo di questa quarta raccolta di poesia di Alfredo Tradigo, poeta, scrittore e saggista, è tratta da un’espressione dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini.
Ma come abitare il tempo se il tempo corre frenetico? La poesia ferma il momento per chi scrive e poi per chi legge, accompagna il lettore a seguire i suoi ritmi.
In ogni caso sognare è un elemento importantissimo della nostra vita, e il sogno si è sempre rivelato un canale privilegiato di comunicazione che Dio usa verso le sue creature.
Tradigo traccia da un lato momenti e ricordi familiari, dall’altro rivive avvenimenti della storia e della cronaca come Ground Zero, lo tsunami, la pandemia, l’incendio di Notre Dame, la benedizione Urbi et Orbi di papa Francesco nella tragica Pasqua del 2020.
La raccolta è divisa in dieci sezioni che spaziano da episodi evangelici a immagini della natura, da caricature e tipizzazioni “da strada” a figure della letteratura come Ofelia, il dottor Zivago o Charlie Chaplin.
Autore: Alfredo Tradigo giornalista, scrittore e poeta milanese è autore di numerose pubblicazioni tra cui Icone e volti d’oriente, L’uomo della Croce (San Paolo) e per l’editrice MIMEP: Per salire bisogna crederci.
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suor Dolores –
Recensione di Marco Beck sull’Osservatore Romano: L’eterno presente della poesia