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Confessionale mobile

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In Polonia un sacerdote, don Rafal Jarosiewicz, ha pensato di non aspettare la risposta dei fedeli a questa domanda posta da Papa Francesco, ma di recarsi personalmente con un confessionale fatto su misura, o meglio dire su quattro ruote, incontrando tutti coloro che non se la sentono di andare in una chiesa a confessarsi. Come dice don Rafal, l’idea è nata dalla necessità, perché quando per evangelizzare partecipava con il suo gruppo di volontari a diverse manifestazioni culturali e musicali dei giovani, spesso gli veniva chiesto di confessarli, ma sorgeva un problema: dove?; infatti, certamente un concerto non è proprio un posto silenzioso e raccolto! Allora l’ingegnoso prete sceglie un furgoncino di 17 anni, ma, come sottolinea lui, assolutamente funzionante, e lo trasforma in un confessionale perfetto, solo che è mobile…

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Ideologia gender, la Chiesa non può tacere

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Dalla prefazione di monsignor Luigi Negri al libro di Gianfranco Amato "Omofobia o Etereofobia" (Fede & Cultura 2014), in cui il presidente dei Giuristi per la Vita racconta tutto l'iter della legge sull'omofobia attualmente in discussione al Senato e la analizza alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.

La libertà di coscienza, con la conseguente libertà di opinione, di scelte culturali e religiose, costituisce la base di quella sana laicità che l’Occidente ha recuperato dopo secoli di fatiche, di tensioni e di violenze, grazie anche al contributo della grande tradizione di vita e magisteriale della Chiesa cattolica. Oggi su questa sana laicità del nostro popolo e della nostra società incombe un pericolo gravissimo. Una campagna mediatica potente e ben orchestrata tenta, infatti, di indurre l’opinione pubblica a credere che esista nel nostro Paese un grave ed allarmante fenomeno di discriminazione basato sull’orientamento sessuale,

La Tv esige un solo atto di coraggio: quello di spegnerla!

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La negatività della Tv non è davvero più da dimostrare e il fatto che indagini recenti dimostrino che la sua fruizione, nell'era di internet e del web, non è affatto diminuita presso giovani e meno giovani, non sposta di una virgola il grave problema morale. Ai tempi di Pio XII (1939-1958) e ancora del Concilio Vaticano II (1962-1965) esisteva una televisione, almeno in Italia, sottoposta a giusta censura, in bianco e nero, che andava in onda a ore precise (senza emissioni notturne...), con un carattere se non cristiano, almeno conforme, genericamente, alla decenza morale comunemente ammessa al tempo. Ecco perché sia il venerabile Pacelli che lo stesso Vaticano II insegnarono nel loro Magistero più o meno così: se la Tv è decente e formativa, può guardarsi, se è immorale no. Oggi, mezzo secolo dopo, praticamente non esiste televisione senza immoralità, ed

Il gender minaccia il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri figli!

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Lettera pastorale dell’Episcopato Polacco per la Domenica della Sacra Famiglia 2013

Come ogni anno nel Tempo di Natale festeggiamo la domenica della Sacra Famiglia e dunque la nostra riflessione si concentra sulla situazione della famiglia odierna. Il vangelo di oggi racconta come la Famiglia di Nazareth nelle difficoltà quotidiane e nelle situazioni a loro poco chiare ha sempre cercato di comprendere e realizzare la volontà di Dio e, grazie a questo principio, ogni problema la rinnovava e rinforzava il suo legame. Il loro esempio è anche per noi un segno importante, perché pure oggi la fedeltà a Dio, anche quando si tratta della sua misteriosa volontà, è l’unica garanzia di felicità familiare. Ci avviciniamo alla canonizzazione del Beato Giovanni Paolo II, il quale ricordava sempre che la verità sulla quale è costituito un matrimonio va „oltre la volontà degli

Gli strumenti tecnologici – rischio di chiudersi nel proprio mondo

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È veramente dannoso per un giovane concentrare tutta l’attenzione sull’intrattenimento con i strumenti tecnologici a costo dei contatti con i genitori, i fratelli e i coetanei. Vivere nella realtà virtuale compromette molto la costruzione dei legami che sono il più naturale e il più importante punto di sviluppo umano. Un giovane, più passa il tempo davanti al computer, sui portali dei social network, con i giochi, o con lo smartphone in mano, più è a rischio di chiudersi nel proprio mondo.

[vc_custom_heading text="Lavoro con il mio computer portatile sul quale tengo aperte come minimo quattro pagine contemporaneamente (come è il mio solito) e faccio il mio compito scritto. Tra le pagine che mi devono aiutare a studiare, con un occhio leggo anche quelle dei gossip (un modo per svagare la mente). Riesco a leggere quasi tutto contemporaneamente. In più accendo anche
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